Swarovski, il marchio di punta della Swarovski International Holdings, è è famoso in tutto il mondo per la sua fantastica produzione di gioielli ed accessori in cristallo. L’alta qualità dei materiali utilizzati unità alla grande attenzione nella lavorazione. Il famoso cristallo deve il nome al suo ideatore, Daniel Swarovski. Egli, nato in Boemia nel 1862, ha creato una composizione di vetro e piombo la cui formula è custodita come segreto industriale.
Il logo aziendale della Swarovski è rappresentato da un cigno. Il logo viene apposto su ogni prodotto e ne testimonia l’autenticità. Come già detto, questo meraviglioso cristallo, che vanta tanti ammiratori in tutto il mondo, viene usato per creare un’ampia gamma di gioielli ed accessori: occhiali, bigiotteria di alta qualità, oggettistica per la casa, gioielleria e orologi.
Daniel, il tagliatore di vetro che ha creato il famoso cristallo Swarovski, era molto attivo in Svizzera per essendo originario della Boemia. Nel 1892 egli brevetto’ una macchina da taglio per incrementare la produzione e la lavorazione dei cristalli. Nel 1895 venne fondata da Swarovski Kossmann (un finanziere) e Weis, la Swarovski company, K.S. & Co. ///%%%%L’industria di taglio di cristalli fu stabilita a Wattens per godere della disponibilità di risorse energetiche garantite dalla locale centrale idroelettrica, in grado di sostenere i processi di lavorazione energeticamente dispendiosi brevettati da Daniel.
Nel 1995, in occasione del centesimo anniversario della ditta, fu aperto a Wattens il museo aziendale denominato I mondi di cristallo. Nel 2004 Swarovski ha creato una stella di cristallo di oltre 2,5 metri di diametro, per un peso di quasi 250 kg, che è stata da allora in cima all’albero di Natale del Rockefeller Center a New York per cinque anni consecutivi.
Swarovski è stato anche uno degli sponsor del film Il fantasma dell’opera di Joel Schumacher, in cui un lampadario era composto da cristalli Swarovski. Successivamente viene anche inquadrata la vetrina di un negozio Swarovski. Tuttavia, invece di usare il fiore di stella alpina, come sarebbe stato corretto fare nell’era in cui il film era ambientato, viene utilizzato il logo attuale, col cigno.