Citizen è sicuramente uno dei brand più longevi nel panorama dell’Orologeria odierna. La Citizen Watches è stata fondata originariamente con il nome di “Shokosha Watch Research Institute” nel 1918 dal gioielliere di Tokyo Kamekichi Yamazaki. Citizen è stato un pioniere nello sviluppo della tecnologia Eco-Drive. Fin dal 1918, anno in cui è nato, Citizen si è distinto per creatività ed eccellenza. Non solo estetica ma anche e soprattutto tecnologia, grazie ad un costante percorso di ricerca. Un esempio sono gli orologi radiocontrollati ed a sincronizzazione satellitare. Come già detto sopra, Citizen ha sviluppato per primo una tecnologia rivoluzionaria: l’Eco-Drive. Essa ha completamente modificato la conoscenza che si aveva fino a quel momento dell’energia che alimentava gli orologi. Il sistema sfrutta l’energia solare o una qualsiasi fonte di luce anche artificiale, ad esempio la luce di una lampada da comodino, e si basa sull’impiego di una batteria ricaricabile e da 4 celle fotovoltaiche a spicchio, gestite da un circuito elettronico di controllo. Le celle, poste sotto il quadrante dell’orologio, ricevono luce indotta da un disco di plexiglas che sporge per un paio di millimetri tra il quadrante dei minuti/ore e quello dei secondi e luce filtrata attraverso il quadrante stesso costruito in modo tale da essere semi trasparente cosicché la luce lo possa attraversare. Basta esporre l’orologio per 5 minuti per non far scendere il livello di carica della batteria. Con 2 ore di esposizione l’orologio accumula una carica per più giorni. Per una carica completa occorre esporre l’orologio per circa 10 ore alla luce solare diretta. Ciò consente all’orologio un’autonomia ci circa 180 – 400 giorni. Questo sistema, garantendo l’erogazione di tensione molto costante nel tempo, a differennza delle normali pile a sali d’argento, consente al meccanismo dell’orologio, una precisione notevole (una ventina di secondi in più o in meno in un anno). Non è necessario sostituire la batteria per circa 20 anni, la vita intera dell’orologio. Questo perlomeno è ciò che promette Citizen.
Il sistema Eco-Drive infatti consentiva all’orologio Citizen di avere un’infinita autonomia. Nessuna manutenzione periodica era necessaria, a differenza degli orologi tradizionali. L’anima di Citizen era piena di desiderio di migliorarsi, di realizzare prodotti assolutamente innovativi, di essere lungimirante pensando al futuro. Il motto di questa innovativa azienda è che ogni momento è un’opportunità per migliorare, una visione sintetizzata dalla frase in inglese “Better Starts Now”. In queste tre parole è riassunto l’intero DNA di Citizen. Sulla base dei tanti successi conseguiti dall’azienda, quest’ultima continuerà, come ha sempre fatto, ad esplorare nuove frontiere con lo scopo di realizzare prodotti sempre migliori.
Nel 1924 venne progettato il primo orologio da tasca nell’Istituto di Ricerca Shokosha ed il Sindaco di Tokyo lo chiamò Citizen che in inglese significa cittadino. L’augurio era che questo orologio diventasse un accessorio alla portata di tutti. L’obiettivo successivo fu quello di ottenere il primo orologio Citizen da polso, obiettivo raggiunto nel 1931. La Citizen è la prima dei quattro prestigiosi produttori di orologi da polso giapponesi (gli altri sono Seiko, Casio ed Orient Watches). Citizen produce orologi da polso di precisione con movimento meccanico automatico, al quarzo, e con un movimento brevettato dall’azienda stessa, di cui parlavo sopra, l’Eco-Drive. Nel 2007 ha acquisito anche il brand Bulova.
Citiamo le date del 1956 per ricordare il primo orologio “Parashock”, che fu lanciato in diverse occasioni da un elicottero in volo, destando stupore in tutto il mondo; oppure il 1958 con la produzione del primo orologio giapponese con sveglia; o ancora il 1959 con la produzione di “Parawater” (sotto nella foto), il primo orologio giapponese resistente all’acqua.
Proprio in relazione a quest’ultimo, nel 1963 Citizen organizzò un test eclatante: furono ancorati diversi “Parawater” ad alcune boe che vennero lanciate dal ponte di una nave nel Pacifico, per farle navigare fino alle coste degli Stati Uniti d’America. Una volta recuperati tutti gli orologi furono testati e trovati in splendide condizioni di efficienza.
Nel 1952 Citizen presentò sul mercato il primo orologio giapponese dotato di calendario.
Nel 1956 fu la volta del Parashock, il primo orologio Citizen resistente agli urti. La sua incredibile resistenza venne dimostrata lanciando l’orologio da un elicottero in volo.
Nel 1958 venne prodotto il primo orologio giapponese con sveglia.
Nel 1959 venne presentato sul mercato il Parawater, il primo orologio giapponese resistente all’acqua.
Nel 1965 Citizen si guadagnò un Record Mondiale. L’orologio con datario più piatto del mondo. Solo 4,48 mm di spessore.
Citizen era ormai diventato un colosso mondiale dell’orologeria. Era giunto il momento di concentrarsi sull’elettronica di nicchia.
Dopo aver stretto un importante accordo di import-export con Citizen, Bulova lanciò sul mercato il primo orologio elettronico al mondo: Accutron.
Nel 1966 viene introdotto sul mercato il primo orologio elettronico giapponese, l’X-8, in grado di funzionare senza fermarsi per un anno intero.
Nel 1970 l’X-8 venne prodotto con cassa in titanio e così Citizen, tra i risultati ottenuti, poté vantare la produzione del primo orologio in titanio al mondo.
Nel 1976 venne realizzato da Citizen il primo orologio alimentato a celle solari.
Nel 1978 Citizen produce il primo orologio con spessore sotto il millimetro.
Nel 1980 presentò l’orologio con le dimensioni globali più ridotte al mondo, solo 9 x 7 x 2 mm!
Nel 1985 Citizen presenta il leggendario Aqualand, il primo orologio con sensore di profondità.
Nel 1989 è la volta dell’Alti-Chron, il primo orologio professionale con altimetro.
Nel 1994 viene prodotto da Citizen l’Hyper Aqualand, il primo orologio subacqueo con profondimetro interfacciabile al computer.
Quando nel 1995 Citizen sviluppò la tecnologia Eco-Drive, l’orologio a celle solari a carica infinita, avendo ormai una lunga storia di successi alle spalle, riuscì a farlo apprezzare anche ai più scettici. Nacquero in quel periodo i primi orologi multifunzioni, che non necessitavano di cambiare la batteria. L’orologeria, che dalla meccanica era passata all’elettronica, aveva ora raggiunto un risultato più grande. Era elettronica a celle solari.
Citizen era ormai conosciuto come il brand che offriva affidabilità e efficienza, un marchio che utilizzava le soluzioni tecnologiche più avanzate.
Nel 2011 la giapponese Citizen conquista le luci della ribalta a Basilea presentando quasi a sorpresa il primo orologio satellitare del mondo.